LA CITTÀ PERMEABILE - DI SANA PIANTA  

LA CITTÀ PERMEABILE

coltivare connessioni | accogliere il selvatico

dom 3 aprile 2022
h 17.00
LA CITTÀ PERMEABILE  - DI SANA PIANTA
 
Il primo incontro dell'edizione 2022 ospita nel Chiostro di San Lorenzo a Vicenza un artista, lo scultore ALBERTO SALVETTI e un collettivo di microfarmer, il COLLETTIVO RIZOSFERA, rappresentato per l'occasione da Enrico Battistello, Federico Zulato, Elisa Nicolè.
Lo scopo è fornire materiale per una riflessione sulla possibilità di una città permeabile e simbiotica. Non totalmente mineralizzata, ma disposta ad accogliere vita arborea, vita animale, non solo umana e addomesticata. In grado di assegnare un posto alle forme caotiche della bellezza vegetale e dare dimora e cibo a mammiferi, uccelli, insetti...
Ogni vivente impegna grande parte della sua energia nella ricerca di cibo e riparo, intessendo complesse relazioni di ecosistema. Nella cultura vale il medesimo, trasponendo però l’intreccio ecologico in intreccio economico. L’economia fa sintesi, assegna ruoli, specializza, sottraendo così passaggi di esperienza. Il cibo trasformato, parcellizzato in porzioni e pronto all’uso, compare sugli scaffali della grande distribuzione e, oramai dimentico delle coltivazioni intensive e industriali dalle quali proviene, giunge avvolto da favole distopiche stampate su packaging multicolore.
I microfarmer, accampati intorno alla città, ci ricordano caparbiamente che il cibo viene dalla terra, dal lavoro di uomini. Che dalla mano del coltivatore al suolo il viaggio è corto e che si può vivere anche su piccola scala, senza necessariamente sterminare ogni vivente non strettamente necessario ai nostri scopi, animale o vegetale che sia.

Anche in questa IV edizione Di Sana Pianta utilizza per la comunicazione il lavoro di un artista. Le immagini sono tratte dalla serie fotografica “Ettaro”, dell’autore milanese Pietro Bologna, pubblicato per Artphilein editions 2022.
È un diario quotidiano di immagini, scattate durante un tragitto a piedi che Bologna compie, da diversi anni, ogni mattina. Dettagli di una natura quasi invisibile, che l’autore raccoglie come rispondendo a un appello silenzioso.
rassegna ideata da
Anna Altobello, Chiara Bortoli, Andrea Rosset, Fiorenzo Zancan

realizzata da Artemis e Cooperativa sociale Insieme
per HAB terrenergie
con il sostegno di Fondazione Cariverona
in collaborazione con Metta e Voll
→ presso CHIOSTRO SAN LORENZO, VICENZA

→ partecipazione gratuita con posti limitati
→ prenotazione obbligatoria a: rassegna.dsp@gmail.com
Alberto Salvetti  
Nato a Vicenza nel 1974, Alberto Salvetti si diploma scultore all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2001.
Nei suoi frequenti viaggi a Buenos Aires ha conosciuto gli importanti maestri internazionali che hanno segnato la sua formazione artistica, tra i quali Nicolas Garcia Uriburu e Luis Benedit.
Guardia forestale mancata è da sempre legato al mondo della natura, la sua ricerca artistica intende indagare la storia e il medio-ambiente che lo ospita.

“L’uomo pensa alla città come ad un circuito chiuso, impenetrabile dal mondo selvatico, eppure da sempre il mondo selvatico convive con gli ambienti urbanizzati e antropici. La vita selvatica si trova sulla nostra pelle, tra le pareti di casa, nell’aria, nell’acqua, nei nostri giardini e attraversa a tutte le ore le nostre strade e le nostre abitazioni, spesso senza che ce ne rendiamo conto, perché noi umani vediamo facilmente solo ciò che già conosciamo e ci aspettiamo di vedere.
Animali domestici e selvatici convivono da sempre, basti pensare a nostri bovini che condividono le stalle con mosche, rondini, topi e faine o ai nostri balconi, in cui alla prima fioritura arrivano insetti, afidi e aracnidi di ogni tipo.
Negli ultimi anni, in tutta Europa si avverte un progressivo avvicinamento della fauna di grandi dimensioni ai nostri centri abitati.
Perché il lupo e l’orso si avvicinano alle nostre case? Cosa sta accadendo?”
A. Salvetti
Collettivo RizoSfera  
Nasce dall'unione e collaborazione di quattro microfarm situate in due province del Veneto che da anni lavorano in market garden rigenerando il suolo con pratiche agricole che ne aumentano la vitalità e fertilità.
Pietro Bologna  
Pietro Bologna, nato a Milano nel 1972, è autodidatta. Dopo aver interrotto studi economici si trasferisce in Germania e successivamente in Argentina lavorando come modellista, assistente fotografo, fotogiornalista e docente di camera oscura. Oggi affianca alla sua ricerca in ambito artistico un lavoro di design.

Da qui a qui
"Durante la mattutina passeggiata col cane, da diversi anni quasi fosse un ossessivo rituale, vengo sorpreso da silenziosi appelli, invisibili riflessi di luce che impongono una minima reazione, complice una certa pigrizia del mio agire fotografico, che ha nel sacrificio - come rinuncia - la sua salvezza.
Angelo Lumelli, destinatario tra pochi del mio “buongiorno del mattino” – le fotografie sono scattate con un cellulare e subito inviate - ha risposto con i testi raccolti in questo libro, con ciò invitandomi a un passo ulteriore, direttamente verso il mio nemico: immagini belle, evidenti, a colori - che potrebbero non nascondere altro e farsi ammirare così. Fortunatamente nascono nel “brutto”; la metamorfosi inizia col semplice osservare e può cessare solamente con la scomparsa della figura. Decido di non cancellare nulla, come se la cancellazione spettasse alle cose - non mia prerogativa.
Un diario quotidiano che non prevede selezioni, che con i suoi riquadri bianchi non nasconde le mie assenze, che mette in luce le stagioni interiori, popolate da paragoni sospetti in quanto incompiuti, non ricercati né voluti.
Un diario d’immagini latenti."