DIDI DANCE è una pratica sperimentale ideata da Diletta Brancatelli, danzatrice e coreografa, derivante dal diminutivo del suo nome.
É il risultato di studi nel campo della danza contemporanea, dello yoga, della composizione istantanea, dell’improvvisazione, della Contact Improvisation, del cinema e della ricerca artistica più in generale.

La base da cui parte è un profondo ascolto delle sensazioni psico-fisiche relative al momento in cui si vuole indagare il corpo e quindi il movimento ad esso connesso.
Cercando di mettere insieme più consapevolezze corporee, il desiderio è quello di seguire un approccio organico e funzionale alle proprie necessità. La danza prima di tutto come piacere, benessere, luogo di incontro in cui prendersi cura di sé, e allo stesso tempo perdersi, spazio di ascolto e cura.
Il corpo e la mente si sostengono vicendevolmente in un continuo rimando, in un costante dialogo vibrante tra la nostra parte conscia e inconscia.
Questa pratica concepisce la danza anche come ricerca di possibilità anatomiche e di resistenza e potenzialità fisiche, oltre che come veicolo di trasmissione di significati e di senso.
L’approccio meditativo fa da sfondo a questo paesaggio corporeo affinché il sistema corpo-mente possa esprimersi nel modo più autentico e onesto possibile anelando sempre di più ad una danza che possa trasformarsi in atto magico.

La pratica è aperta sia a danzatori che amatori con una buona esperienza di lavoro corporeo.