CACTUS | PROGETTi SPINOSI - 5° - ATTIVITÀ OSPITI  

CACTUS | PROGETTi SPINOSI - 5° incontro

GRETA ON THE BEACH con Francesca Foscarini

28 e 29 ottobre
CACTUS | PROGETTi SPINOSI - 5°  - ATTIVITÀ OSPITI
 
Greta on the beach è una riflessione sulla condizione umana.
Immersi nel suono del mare e nel canto dei gabbiani, assistiamo alla rappresentazione di un’umanità spenta, inespressa, vuota, che sa accendersi soltanto nel momento catartico del desiderio e dell’immaginazione, della nostalgia e della danza.
Un paesaggio di gesti quotidiani (leggere un libro, giocare a carte, pettinarsi), di solitudine, di indifferenza e incomunicabilità – cadenzato dal rumore della risacca e all’apparenza eterno – viene rotto da momenti in cui le espressioni del corpo e del movimento abbandonano il reale per farsi metafora, simbolo, enigma. Ognuno di questi momenti è un quadro a sé, un’apparizione che arriva e svanisce come arrivano e svaniscono i sogni e i pensieri.
Quegli stessi corpi, osservati prima nella loro immutabile apatia quotidiana, si rianimano per farsi portatori di visioni (diventano pesci, ballerini, amanti, poeti, assassini, profeti) e rappresentare i sentimenti e le pulsioni dell’umano (desiderio, frustrazione, rivalità, cura, morte, passione politica…).
link video


PROPOSTA
Partendo dalla condivisione delle fonti teoriche che hanno animato GRETA ON THE BEACH: dal film Koyaanisqatsi con le musiche di Philip Glass al romanzo On the Beach di Nevil Shute, dalla figura di Greta Thunberg alle poesie di T. S. Eliot, si andrà a tracciare un percorso esplorativo che tenta di ricreare l’atmosfera che permea GRETA ON THE BEACH, in continua oscillazione tra reale e immaginifico. Ci si servirà dell’immagine della spiaggia come contenitore di gesti quotidiani, come cornice di quadri sempre differenti che indagano i sentimenti universali dell’umano. Si sperimenterà quindi la chiarezza dell’intenzione nel movimento e nella relazione, senza inciampare nella costruzione di personaggi e senza cedere alla narrazione.

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CACTUS | PROGETTI SPINOSI
ideazione e cura di Francesca Foscarini | produzione VAN
6 weekend di immersione teorica e pratica negli spettacoli delle artiste e degli artisti VAN

Ciascun incontro verrà modulato seguendo tre momenti:
TEORICO
l'artista ospite condividerà le fonti e gli spunti creativi che hanno alimentato e nutrito il processo creativo (letture, esperienze, musiche, video)
PRATICO
i/le partecipanti potranno confrontarsi con le pratiche corporee e i dispositivi improvvisativi che hanno generato il linguaggio coreografico dell'opera presa in esame
LABORATORIO
verrà dedicato un tempo e uno spazio per la rielaborazione: un remake personale dell'opera presa in esame
ORARI
SAB 15.00/19.00 - DOM 10.00/17.00

→ quota di partecipazione: 60,00€
→ pagamento tramite bonifico bancario
entro e non oltre il 23 ottobre
ASSOCIAZIONE CULTURALE VAN
IBAN: IT93A0501802400000012429213
causale: workshop CACTUS|PROGETTI SPINOSI
→ Per confermare la tua adesione scrivi a:
organizzazione@associazioneculturalevan.it
340.9824863
entro il 23 Ottobre
Francesca Foscarini  
FRANCESCA FOSCARINI è danzatrice, coreografa, insegnante. Il suo percorso di danzatrice inizia molto giovane con R. Castello, per proseguire con Wiktorowicz, Sciarroni, Godder e il Collettivo Jennifer rosa. Al centro della sua ricerca poetica e autoriale iniziata nel 2009, vi è la relazione tra corpo e intenzione, la presenza specifica del performer sulla scena e la sua relazione con il pubblico. Nel 2016 incontra Cosimo Lopalco con cui crea i più recenti lavori. È attualmente impegnata in Dove cresce ciò che salva | Archivio sentimentale del movimento, una ricerca artistica sulla natura che si svolge a Lamia Santolina, la casa giardino di Terlizzi e Modolo e in un nuovo progetto con la compagnia teatrale Kronoteatro. Nel 2023 segue la curatela per la sessione danza del festival Terreni Creativi e collabora come interprete con Andrea Costanzo Martini in una sua nuova produzione. GRETA ON THE BEACH viene selezionato alla Nid_New Italian Dance Platform 2023.

“Da diversi anni mi occupo di danza contemporanea come danzatrice, insegnante e coreografa. Questi tre modi di praticarla sono in costante comunicazione tra loro, si autoalimentano e s’influenzano a vicenda. Sono accomunati dall’esplorazione e dalla ricerca, volte a creare possibilità, libertà, giocosità, sospensione, mettendo il corpo, con le sue infinite possibilità espressive, al servizio di un’idea o semplicemente di un sentire. Mi piace pensare di potermi affidare all’intelligenza dell’inconscio, così da non sapere dove mi ritroverò: se in fondo al mare, in cima alla collina, sul crinale della montagna, su una piazza affollata, alla deriva. Credo che nella mia danza ci sia tutto il desiderio di un altro tempo, di un altro spazio, di un altro io. C’è il privilegio, che la scena regala, di potersi liberare, per un po’, di chi si è”.

www.francescafoscarini.it